Dalla dittatura di Primo e Rivera alla Spagna di oggi

Dittatura di Primo e Rivera
Il 13 settembre del 1923, il Capitano Generale Miguel Primo de Rivera organizzo un colpo di Stato con la maggioranza dei militari.
Il sistema della monarchia era in grande crisi perché riusciva a trovare un giusto posto all’interno della rivoluzione industriale oltre alle tensioni nel paese provocate dai cittadini che non vedevano nei partiti politici la volontà di affrontare un regime che non era pienamente democratico.
Con la Crisi economica del 1927 e del 1929 la monarchia divenne il vero nemico da combattere anche a causa della repressione violenta di operai e intellettuali dell’epoca.

Guerra civile Spagnola
La guerra civile in Spagna (iniziata il 17 luglio 1936 e conclusasi l’1 aprile 1939) è stata il preambolo della seconda guerra mondiale e del futuro confronto/scontro tra le principali ideologie politiche: Socialismo, Comunismo, Anarchia.
La guerra civile, ovviamente, fu devastante per tutta la Spagna e al termine di essa si trovò a salire al potere il dittatore Francisco Franco che governo per 36 anni.

Da Franco alla Democrazia
La data che si identifica come inizio della democrazia è quella della morte di Francisco Franco il 20 novembre 1975. Da lì si è incominciati a creare la vera democrazia spagnola fino a giungere al 28 ottobre 1982 in cui vinse il PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo).
Nel 1977 avvengono le prime elezioni generali dopo la dittatura.
Nel 1978 viene approvata la costituzione che poi viene ratificata per mezzo di un referendum.
Da qui in poi, per la Spagna, è tutto un susseguirsi di nuove regole, nuove leggi, un rischio di un nuovo (ma fallimentare) colpo di stato nel 1981, l’ingresso nella NATO, la prima TV nazionale, le olimpiadi del 1992, fino al tremendo attentato l’11 marzo 2004 (tre giorni prima delle elezioni spagnole) quando vengono uccise 190 cittadini in vari attentati.

La Spagna oggi
Questo paese è in continuo fermento e crescita cultura ed economia. La crisi che è incominciata dopo l’estate del 2008 ha preso di mira anche la Spagna ma comunque resta meta preferita di tantissimi turisti oltre ad essere una delle nazioni europee dove gli italiani possono trovare lavori molto più gratificanti, sia dal punto di vista economico che personale.