Chiese di Cordoba

L’architettura religiosa a Cordoba manifesta la multiculturalità della città. La moschea-cattedrale ne è forse l’esempio massimo. Costruita su di un’originaria chiesa visigota, la moschea venne nuovamente convertita al culto cristiano nel XIII secolo, per subire diverse modifiche nel corso dei secoli soprattutto al suo interno.

Le chiese costruite durante il periodo della riconquista cristiana dei territori occupati dagli arabi vengono dette chiese “fernandine” poiché volute dal re Ferdinando III. Si tratta in tutto di sette chiese. La prima di queste fu la chiesa della Magdalena, oggi non più adibita al culto dopo che un vasto incendio si propagò al suo interno. Resta tuttavia uno dei più bei monumenti di Cordoba.

La chiesa di San Pablo era in origine un convento domenicano ma, a seguito dell’invasione delle truppe napoleoniche in Spagna che ne fecero un avamposto militare, rimase abbandonato per circa un secolo. Solo nel Novecento i monaci clarettiani si occuparono del restauro.

La chiesa di San Miguel e quella di San Lorenzo furono entrambe realizzate demolendo le pre-esistenti moschee. La prima ha assunto un aspetto barocco in seguito alle modifiche accorse nel Settecento, mentre la chiesa di San Lorenzo ha conservato lo stile gotico-mudejar. Il campanile di questa chiesa è considerato l’anticipatore della Giralda di Siviglia.

Probabilmente costruita su di un tempio Visigoto, la chiesa di Santa Marina è stata recentemente restaurata con l’intento di farle riacquistare il suo originario aspetto gotico, perduto nel corso dei secoli a causa dei lavori di ricostruzione che furono resi necessari dai danni subiti in due terremoti e in un incendio.