Plaza Mayor
Nel XV secolo in questa piazza, allora denominata Plaza del Arrabal, si svolgeva il mercato principale della città, ed era circondata da un grande porticato funzionale al lavoro dei mercanti.
Dopo il trasferimento della Capitale a Madrid, Filippo II nel 1580 decise di riprogettare la piazza facendo demolire le vecchie case e incaricando l’architetto Juan de Herrera della ristrutturazione.
La ricostruzione cominciò nel 1590 con l’edificazione della Casa de la Panaderìa, a opera di Diego Sillero. I lavori proseguirono sotto il regno di Filippo III.
Nel corso del Seicento PLaza Mayor subì due incendi, e un terzo avvenne nel 1790.
In questa occasione gli architetti di corte Francesco Sabatini e Juan de Villanueva seguirono i lavori di ricostruzione.
Villanueva e i suoi allievi abbassarono gli edifici che delimitavano la piazza da cinque a tre piani, e posero nove arcate nei rispettivi punti di accesso. Il più famoso e imponente dei nove è l’Arco de Cuchilleros (Arco dei Coltellieri), situato a sud-ovest in direzione della zona dove un tempo sorgevano le botteghe dei coltellieri.
Al centro di Plaza Mayor sorge la statua di Filippo III, un monumento equestre realizzato dal Giambologna e dal suo allievo Pietro Tacca, donata al Re dal Granduca di Firenze agli inizi del XVII secolo.
Inizialmente posta in Casa de Campo, nel 1848 la regina Isabella II fece trasferire la statua in Plaza Mayor.
La piazza, oggi, fa spesso da scenario a concerti e manifestazioni pubbliche. Ogni domenica mattina vi si svolge il mercato filatelico e numismatico.