Salvador Dalì
I primi studi compiuti da questo grande artista incominciarono nella città natale e a 14 anni partecipa a due mostre: una collettiva nella sua zona e l’altra a Barcellona dove vince il premio intitolato al Rettore.
Nel 1921 gli muore la madre di tumore e quando il padre sposa la cognata (zia dell’artista) Dalì si trasferisce a Madrid. Vive nella Casa dello Studente di allora e frequenta l’Accademia di Belle Arti di San Fernando dove stringe forti legami d’amicizia con Luis Buñuel e Federico García Lorca.
Tra il 1924 1 il 1925, produce diversi ritratti della sorella Anna Maria esplorando gli stili in uso in quel periodo e lasciandosi influenzare dal cubismo e, successivamente, dal surrealismo.
Nel 1926 si reca a Parigi per la prima volta e qui incontra Pablo Picasso. Tre anni più tardi molti personaggi del surrealismo si recavano a Cadaquès per conoscerlo; tra questi vi sono Paul Eluard con la moglie Gala che Dalì sedurrà e farà diventare sua compagna per tutta la vita.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, si trasferisce in America fino al 1948: questo è tra i periodi più produttivi della sua vita.
Nel 1974 è lui stesso ad inaugurare un museo a lui dedicato e costruito proprio a Figueres, la città in cui è nato.
Dalì in questo periodo vedeva la sua salute sempre più peggiorare e si trasferisce nel castello di Pudol a Cadaqués in provincia di Girona. Dopo un incendio è costretto a spostarsi nelle stanze di una torre che nel 1996 verrà aperta al pubblico.
L’artista muore il 23 gennaio 1989 a causa di un infarto.
Cuorisità
Forse non tutti sanno che il logo del celebre leccalecca Cupha Chups è stato disegnato proprio da Salvador Dalì nel 1969 in circa 1 ora di tempo.
