Segovia

Situata a pochi chilometri da Madrid, Segovia è una cittadina che sembra conservare tutto il fascino della sua antichità. La città vecchia si erge sulla cima di una collina rocciosa tra i fiumi Clamores ed Eresma, circondata dalle sue belle mura medievali inframmezzate da 86 torri semicircolari e dal complesso dell’Alcazar che sorge su di un promontorio e ha l’aspetto dei castelli fiabeschi. L’accesso al centro storico è consentito da tre grandi porte: la Porta di San Cebrian, di stile romanico, la Porta di Santiago, con influenze arabe-mudejar, e la porta di San Andres, che introduce al quartiere ebraico.

Popolata in origine da tribù celtiche, nel I secolo a.C. fu conquistata dai romani e divenne un insediamento strategico per il controllo delle principali rotte commerciali della Castiglia. Nell’XI secolo fu sottratta al regno arabo dall’esercito di Alfonso VI di Castiglia e nel Medioevo visse il periodo di suo massimo splendore. La città era famosa per la manifattura e il commercio dei tessuti e la sua spiccata vocazione mercantile era in gran parte dovuta alla consistente comunità ebraica, che vi ha vissuto fino al periodo della persecuzione a opera dei Re Cattolici nel 1492.

Alcuni grandi edifici testimoniano ancora l’importanza rivestita dalla comunità ebraica nella città, dove gli ebrei non erano esclusi dalla vita pubblica. El Pinarillo è il quartiere dove sorgono l’ex sinagoga (oggi chiesa del Corpus Domini), il cimitero ebraico e il palazzo di Meir Malamed, il rabbino della comunità di Castiglia che entrò a far parte dell’amministrazione cittadina.

Il monumento simbolo di Segovia, visibile a partire da Plaza Azoguejo e dal 1985 entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è l’acquedotto romano, l’opera di ingegneria civile romana più importante della Spagna. Si tratta di un’imponente costruzione a secco che si estende per circa un chilometro e della quale restano 170 archi alti 30 metri. Considerati i suoi 2000 anni di storia, il suo stato di conservazione si può dire perfetto.

Altrettanto emblematico è l’Alcazar di Segovia, residenza reale dei re di Castiglia che venne ricostruita una prima volta nel 1122 in uno stile che segna il passaggio dal romanico al gotico, pur conservando le antiche decorazioni arabe. Il palazzo fu gravemente danneggiato da un incendio nella metà del XIX secolo e presto restaurato per ospitare il Museo della Scuola Reale di artiglieria e l’Archivio Militare di Segovia.

L’imponente Cattedrale di Santa Maria, “La Dama de las Catedrales”, è un capolavoro di stile tardo gotico firmato dal celebre architetto reale Gil de Hontañón. Fu costruita a partire dal 1522 per sostituire la precedente cattedrale che venne distrutta nel corso delle guerre dinastiche. La chiesa non fu terminata prima del 1577.

La vera caratteristica di Segovia è quella di avere all’interno delle sue mura la più alta concentrazione di edifici romanici di tutta la Spagna. Fra le chiese che sono diventate un simbolo di questo stile in Spagna, vanno menzionate le chiese di San Esteban, San Millan, San Martin, la chiesa della Santissima Trinità, San Andres, San Clemente, della Vera Cruz e di San Salvador.