Museo de Zaragoza

Il Museo di Saragozza è il museo più antico della città, concepito nel contesto culturale della corte aragonese tra fine Settecento e i primi anni dell’Ottocento. Il progetto si concretizza nel 1835, anche grazie alle confische statali di alcuni beni appartenuti alla Chiesa.

Il Museo di Saragozza è ospitato presso il sito che ospitò l’Esposizione Universale del 1908, in un palazzo neorinascimentale opera degli architetti Ricardo Magdalena e Julio Bravo. L’edificio si ispira alla Corte degli Infanta del ricco mercante e mecenate del Rinascimento Gabriel Zaporta.

Il Museo si compone di due sezioni principali: Archeologia e Belle Arti, che costituiscono le raccolte più antiche. La sezione di archeologia è costituita da reperti che risalgono all’età preistorica e attraversano secoli di storia attraverso iscrizioni bronzee di origine iberica e latina, una testa di Augusto, importanti resti architettonici dell’Aljaferìa e altri reperti dell’età musulmana.

La sezione d’arte è altrettanto importante e concede ampio spazio ai reperti medievali. Molte sono le testimonianze di arte gotica, con dipinti come la “Regina del Cielo” e la “Virgen de Dalmau de Mur”, fino a risalire opere di epoca più recente quali una raccolta di Francisco Bayeu, Pradilla e Goya.

Dal 1956 il museo viene esteso e inglobato nel progetto del Parco Primo de Rivera. Il progetto prevedeva la realizzazione di cinque modelli rappresentativi dell’architettura popolare aragonese, dei quali furono realizzati solo la Casa di Anso e la Casa di Albarracin. All’interno di quest’ultimo edificio è stata infine collocata la raccolta di ceramiche classiche, altro elemento rappresentativo della cultura locale. Sono esposte ceramiche decorate da Muel, Teruel e Villafeliche, oltre a numerosi oggetti realizzati dagli artigiani locali e meritevoli di essere custoditi in questo particolare museo che raccoglie in sé la storia, l’arte e l’etnografia aragonese.