Chiesa Santa Maria Magdalena
Il primo grande intervento fu appunto l’erezione del nuovo edificio, che nella fattura rispettava la tipologia tipica del mudejar aragonese: una sola navata a croce latina con cappelle laterali tra i contrafforti. Nella parte inferiore dell’abside si levano degli archi di stile miscellaneo, probabilmente ispirati allo stile dell’Aljaferia, sui quali campeggiano venti archi ogivali a motivo decorativo e delle croci, i cui bracci disegnano forme romboidali.
Il campanile segue tre ordini sovrapposti con decorazioni in ceramica bianca e verde e, come si è detto, riprende lo stile costruttivo del campanile di San Martin di Teruel.
L’altra importante fase costruttiva è quella che si realizzò nel corso del XVIII secolo, nel momento di massimo splendore del Barocco spagnolo. In questo periodo cambiò l’orientamento della chiesa Santa Maria Magdalena e il nuovo ingresso principale fu collocato nell’antica anticamera absidale. A questo periodo risale anche il complesso scultoreo del Retablo Maggiore, opera di José Ramirez de Arellano, autore anche delle sculture della Santa Cappella del Pilar.
Recentemente è stato restaurato un altro gioiello del periodo barocco: la statua dorata dell’Immacolata, un esempio della scuola d’arte Castigliana.
