Paesi Baschi

La Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, o Euskadi, è una regione che occupa l’area a Nord-Est della penisola, al confine con il Mar Cantabrico, la Francia e la Navarra. La sua popolarità è dovuta alla spinta indipendentista che è molto diffusa all’interno della società basca, la cui popolazione si estende anche in alcune aree della Francia pirenaica. Il riconoscimento dell’autonomia concessa dalla Costituzione del 1978 ha smorzato le tensioni politiche che oggi sembrano essere sopite, ma la forte identità culturale dei baschi continua a esprimersi in molteplici forme.

Le origini delle popolazioni basche sono linguisticamente riconducibili al ceppo indo-europeo, e i ritrovamenti nelle grotte di Blinkoba, Arenaza e Atxeta, di grande interesse paleontologico, testimoniano tipologie costruttive, sistemi di sepoltura, utensilii e caratteristiche culturali affini alla cultura celtica. Gli storici romani giunti nella regione individuano tre società principali: i Vardulos, i Berones e gli Autrigones, probabilmente legati da un patto di solidarietà, anche se non uniti politicamente.

I Paesi Baschi subirono le invasioni dei Visigoti e dei Musulmani, in seguito a cui le provincie di Vizcaya e Alava passarono sotto la giurisdizione del Regno delle Asturie. Nel periodo medievale furono fondate le principali città: Valmaseda, Orduña, Bermeo, Bilbao, Guernica, Ermua. Il Medioevo fu segnato da sanguinose guerre intestine fra le signorie basche, che terminarono solo quando, a causa dell’indebolimento delle fazioni, la Corona di Castiglia estese il suo dominio sulla regione.

Nel periodo delle grandi scoperte geografiche crebbero le tensioni fra Spagna e Portogallo per il controllo delle rotte sull’Atlantico. Proprio in questo momento l’importanza strategica della regione crebbe grazie alle attività portuali di Bilbao e Bermeo. In particolare fu la cantieristica navale militare a trarne beneficio: il re ordinò la costruzione di un’imponente flotta e l’armamento di un esercito per scortare i viaggi verso le Americhe e proteggere le navi da eventuali attacchi portoghesi. Tuttavia la diplomazia portò a considerare l’ipotesi di una vantaggiosa alleanza e l’attività portuale basca fu meglio sfruttata per estendere il dominio sul Mediterraneo, in particolare per la conquista dell’Italia meridionale.

La regione preserva un bellissimo territorio montano e collinare che si affaccia sul mare. La costa non ha nulla da togliere alla vicina e più rinomata Santander. Bilbao, moderna e ricca città industriale, ha visto crescere il turismo culturale grazie all’interesse suscitato dallo spettacolare Museo Guggenheim, importante sede di mostre contemporanee che si svolgono in questo edificio, che sembra approdato sulle rive del fiume come una nave in costruzione. Un giro nel Casco Viejo della città vi farà scoprire inoltre la piccola ma splendida Cattedrale di Santiago e la Chiesa di San Anton mentre, spostandovi sulla parte alta della città, troverete i palazzi civili settecenteschi eretti in questa zona per preservarli dalle frequenti esondazioni del Bilbao. Per approfondire la cultura e l’arte basca si potrà inoltre visitare il Museo Storico, Archeologico ed Etnografico Basco.

A Vitoria (Gastiz, in basco) potrete visitare il bel centro storico e ammirare la Cattedrale che si erge fra i vicoli medievali, nonché visitare il Museo Archeologico, la Plaza de España e infine sostare nel verde parco de la Florida.