Catedral Vieja

Sorta probabilmente al posto di un’antica moschea araba, la Catedral Vieja di Salamanca è un edificio romanico che risente della transizione verso il gotico, evidente soprattutto nelle volte e negli archi rampanti. La sua costruzione risale al XII secolo (probabilmente fu conclusa nel 1180) e si sviluppa su di una pianta a croce latina suddivisa in tre navate piuttosto comune nella tipologia costruttiva delle Cattedrali di quest’epoca.
All’ingresso principale l’attenzione è subito catturata dalle due statue che rappresentano la scena dell’Annunciazione. Se l’esterno rappresenta meglio la monumentalità e il rigore compatto dello stile romanico, gli elementi che compongono la cupola e gli archi a sesto acuto degli interni sono già definibili come gotici. I capitelli delle colonne sono decorati con figure di santi, personaggi biblici, animali e piante decorative.

La cupola si basa su di un tamburo con sedici colonne alleggerite dall’apertura di trentadue finestre con nervature che la collegano a rosetta. La pala d’altare è una delle più preziose della Spagna: l’immagine della Virgen de la Vega, patrona di Salamanca, presiede la composizione. L’anima in legno è ricoperta di bronzo dorato con intarsi impreziositi da smalti e pietre preziose. Attorno, immense tavole rappresentano alcune scene del Giudizio Universale. La pala d’altare è opera di botteghe locali, ma è riconoscibile una certa influenza di Limoges.

Il chiostro della Catedral Vieja è stato costruito nella seconda metà del XII secolo, e fu rimaneggiato prima dal Vescovo Sancho de Castilla e poi, dopo il terremoto di Lisbona, dall’architetto Jeronimo Garcia de Quiñones che ha adoperato una reinterpretazione in stile neoclassico. Gli ambienti del chiostro, che oggi ospitano il Museo Catedralicio, agli inizi del XIII secolo ospitarono le prime lezioni dell’Università di Salamanca, la più antica del mondo dopo quelle di Bologna, Parigi, e Oxford.